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La storia di Juan David – Puerto Aysén – Chile
25 Luglio

La storia di Juan David – Puerto Aysén – Chile

Puerto Aysén – Chile

Juan David ha una terribile storia che ha avuto inizio nel 2008:

è nato il 13 luglio a Coyhaique, frutto di un incesto; è nato con una asfissia neonatale che ha lasciato conseguenze drammatiche, diagnosticate come un 100% di handicap. È stato abbandonato in ospedale e successivamente preso in carico dall’Hogar (orfanotrofio) gestito dalle suore.

A due anni è stato ricoverato a Santiago nella clinica Alemanna, per vedere se, coi mezzi moderni, si poteva fare qualche cosa per lui. Tutto è riuscito vano.

A quattro anni una polmonite lo ha tenuto in agonia a Coyahique, ma Juan David non ha voluto cedere, ha lottato e l’ha superata; ugualmente qualche anno dopo quando il fatto si è ripetuto di nuovo.

Quando è stato chiuso l'Hogar i pochi bambini che erano rimasti hanno trovato una famiglia o biologica o adottiva, ma Juan David non l’ha voluto nessuno.

È stato messo in adozione in Cile e fuori del paese, ma le sue condizioni a seguito del  danno cerebrale sono assai gravi: non mangia per bocca, ma attraverso una sonda gastrica che gli permette di alimentarsi, idratarsi ed assumere le medicine, non parla, secondo i medici non comprende. Nessuna famiglia è stata disponibile ad assumersi un impegno così gravoso.

Il tribunale di Puerto Aysen ha chiesto pertanto se le suore potevano assumersi la tutela del bambino visto che nessuno lo aveva voluto.

La Congregazione se n’è assunta la cura, anche dopo la chiusura dell’Hogar.  Di più, Suor Augusta Pedrielli, che l’ha sempre curato, ha iniziato le pratiche per adottarlo legalmente e il giorno 25 marzo 2015, Annunciazione dell’angelo a Maria, il tribunale le ha affidato la tutela del bambino. Dal 26 ottobre 2018 Juan David è ufficialmente figlio di Suor Augusta Pedrielli (classe 1938) e ne ha assunto il cognome. Suor Augusta è molto fiera di poter dire, come molte donne della Bibbia, di essere diventata madre in tarda età e senza conoscere uomo…

Secondo Suor Augusta, Juan David comprende ciò che gli succede intorno, riconosce la sua voce, e fa comprendere i suoi bisogni e le sue emozioni a chi lo cura con assiduità. È assistito, oltre che da lei, da 4 infermieri in turni di 6 ore, perché non può essere lasciato solo, essendo bisognoso di tutto. Suor Augusta non gli fa mancare nulla… nemmeno le gite.

La Congregazione si è assunta tutte le spese per l’assistenza sanitaria e per tutte le necessità del piccolo. Laddove il mondo trova esistenze come la sua “futili” e degne solo di essere “pietosamente” soppresse, le suore si ritengono onorate di poter servire, in bambini come lui, il Signore Gesù, che ha detto che tutto ciò che faremo per gli ultimi, gli scartati, i senza valore per il mondo, lo considererà fatto a Lui stesso. 

Letto 992 volte Ultima modifica il Giovedì, 25 Luglio 2019 19:00
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